Autunno e inverno sono trascorsi velocemente nel nostro laboratorio, siamo già alla metà di febbraio e le giornate iniziano timidamente ad essere più tiepide e luminose.

In laboratorio si assiste ad un risveglio di idee, colori più accesi e desiderio di sperimentare abbinamenti di materiali diversi.

I nostri raggruppati vanno e vengono, propongono di vederci anche fuori dal laboratorio, si creano nuove amicizie, nascono interessanti condivisioni, si scambiano opinioni e confidenze di vario tipo. Insieme abbiamo osservato e fotografato le nostre mani, abbiamo visto come gesticolano mentre parliamo, a volte si muovono in modo elegante, altre volte rivelano la nostra abilità e la timidezza, la nostra età e il lavoro che svolgiamo.

E’ proprio questa la miscellanea che sognavo per Ceramica Terapia!

Come dicevo i mesi i sono susseguiti rapidamente, novembre e dicembre sono stati frenetici per il laboratorio e in un pomeriggio piovoso di fine novembre. Claudio ha invitato Diego, suo miglior amico e compagno di banco, a trascorrere il pomeriggio dopo la scuola nel nostro laboratorio.

Claudio gli ha mostrato l’armadietto dove teniamo gli engobbi, i tornielli, l’argilla, i pennelli e le spugne.
Hanno indossato i grembiuli e, l’uno accanto all’altro, hanno lavorato in sintonia sorridendo, aiutandosi con tutta la fantasia e generosità che soltanto due bambini di sette anni possono avere.
Diego ha deciso di tornare “Io il mercoledì sono libero, faccio sport di martedì e anche se ceramica non è uno sport, mi piace lo stesso”, ha detto.
Claudio ha esultato e con un sorriso largo e sei denti in meno, ha incrementato il nostro gruppo di una nuova presenza!

Nelle successive settimane i piccoli del laboratorio, hanno realizzato i loro lavori con tanto entusiasmo e immaginazione: con la tecnica del bassorilievo si sono ritratti reciprocamente, l’uno il volto dell’altro!

Sono molto amici, il risultato di questa forte amicizia si vede dal fatto che hanno deciso di ritrarsi in maniera molto simile, quasi simbiotica.

Verso i primi di dicembre si è unita al gruppo dei bambini Noemi, 8 anni alla fine di questo febbraio, che ha voluto realizzare come primo oggetto, una mattonella in cui ha inserito il presepe: non siamo riuscite a consegnarglielo in tempo per Natale ma l’abbiamo rassicurata dicendole che non era importante che il suo presepe fosse presente nella sala, sul caminetto acceso, la notte di Natale ma dal momento che rappresenta il quadretto di una famiglia, avrebbe comunque potuto mostrarlo in qualsiasi momento dell’anno.

Il suo secondo lavoro, un vaso a forma di bottiglia, è stato eseguito con la tecnica del colombino: dopo aver ricavato la base circolare del vaso con un disco di argilla e averla posizionata sul torniello, le abbiamo mostrato come modellare e unire alla base il primo colombino (cilindretto di argilla dello spessore di un dito detto anche lucignolo salamino), incoraggiandola a continuare da sola sovrapponendo e attaccando l’un l’altro i vari colombini, premendo con le dita dall’alto verso il basso.

Non siamo intervenute quando il colombino non veniva preciso e, in alcuni punti, la parete del vaso si assottigliava perché il nostro obiettivo è l’apprendimento graduale.
Noemi era molto presa dal suo oggetto, le sue manine sicure lavoravano velocemente: abbiamo lasciato che si esprimesse il più possibile, intervenendo soltanto nella parte del vaso in cui rimpicciolisce cambiando forma.

Nel frattempo abbiamo sfornato tanti oggetti, tra cui un bustino (realizzato su stampo precedentemente ricavato da un manichino) unendo tra loro tanti piccoli pezzi irregolari di argilla bianca.

I piccoli pezzi hanno formato una fitta trama e dopo la biscottatura, con i colori sotto cristallina, abbiamo dipinto il bustino mescolando blu, rosso bruno e verde smeraldo e tolto il loro eccesso con la spugna umida: il risultato è evidente nelle innumerevoli piccole e grandi pieghe!

Abbiamo sfornato ciotole a forma di foglia, sperimentato con le biglie di vetro in seconda cottura e accolto con una calda tazza di tè tutti coloro che sono passati a trovarci per la prima volta e che hanno deciso di entrare a far parte del microcosmo di Ceramica Terapia.

L’iscrizione ai nostri corsi di ceramica è possibile in qualsiasi momento, perché il nostro metodo non prevede un programma prestabilito ma un percorso di apprendimento, costruito sulla singola persona, che può essere interrotto e ripreso a seconda delle esigenze individuali.

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