Gli armadietti che contengono i materiali che utilizziamo per creare i nostri manufatti vengono sistemati per la riapertura, si avvia l’ultima infornata della stagione dei cocci, buttiamo tutto ciò che va eliminato, recuperiamo l’argilla induritasi raccogliendola in grandi secchi che riempiamo d’acqua, la quale ridurrà l’argilla in fanghiglia quasi come barbottina e che utilizzeremo per i nostri esperimenti con le pezze in fibra di cotone per la realizzazione di oggetti leggeri e ricchi di panneggi, che ci sorprenderanno ad ogni apertura del forno.
La novità di quest’anno è che, dopo aver eseguito tutte le operazioni che ho descritto sopra, il 19 giugno abbiamo presentato la nostra prima mostra (all’interno del laboratorio stesso) dei manufatti realizzati dai partecipanti al corso di ceramica.
I preparativi per l’allestimento sono durati 4 giorni!
Abbiamo spostato i tavoli su cui normalmente lavoriamo posizionandoli al centro dell’aula, sotto i quali, con un tocco di magia che ricorda i trucchetti del mago Silvan, sono state sistemate le sedie e tutto ciò che non era necessario per questa occasione, facendo risultare il laboratorio molto spazioso e pronto per una nuova veste: i tavoli, dopo essere stati rivestiti con grandi fogli bianchi, hanno accolto i vari oggetti realizzati che nell’insieme hanno messo in evidenza la profonda passione che ci tiene uniti.
Ho dato appuntamento a Jennifer, Cinzia e Alessia per gli ultimi ritocchi alle 15,30, ci siamo scattate qualche foto insieme e alle 16,00 eravamo pronte ad accogliere i visitatori e il resto dei raggruppati.
La prima a farci visita è stata Elena, accompagnata dal piccolo Davide e poi sono arrivati gli altri ospiti, qualcuno davvero inaspettato che ci ha fatto capire che l’impegno costante e appassionato paga sempre: la nostra mostra è stata un’occasione per conoscere gente nuova e per dimostrare che quando ci prendiamo cura di noi stessi, quando ascoltiamo le nostre emozioni, riusciamo nei nostri intenti.
Prima dell’apertura ho osservato bene i volti delle tre donne che mi hanno supportato in questa prima esibizione collettiva, la loro espressione non era di preoccupazione per come sarebbe andata ma di coloro che hanno acquisito maggior fiducia in sé e lasciano che sia l’impegno a fare il suo corso naturale.
A fine serata ci siamo emozionate e incredule per il numero di persone che ha dimostrato di credere in questo progetto, abbiamo rimirato i nostri manufatti che a me sono sembrati ancora più belli!
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