E’ stato emozionante rivederla.
A distanza di quasi un anno e dopo esserci incontrate soltanto una volta (durante il workshop di Kintsugi Moderno dello scorso maggio, con Chiara Lorenzetti), il dialogo si è subito aperto davanti a un paio di sinuose teiere rosse fumanti, contenenti tè nero speziato al sapore di vaniglia, cannella e zenzero, facendoci apparire come due care amiche che non si incontravano da parecchio tempo.
Ma all’interno della stazione Tiburtina ho cominciato a sentire molto freddo e di ritorno verso casa, sul trenino metropolitano che attraversa Roma da sud a nord e viceversa, mi sono resa conto di avere la febbre per cui questo pomeriggio sono a casa, niente laboratorio di Ceramica Terapia: l’occasione giusta per prendermi cura di me stessa, accarezzare di più il cane di casa e scrivere dei mesi invernali trascorsi, tra laboratorio di ceramica e di Kintsugi Moderno.
Le lezioni di ceramica sono ricominciate in settembre, lentamente il laboratorio ha ripreso vita nonostante il guasto al forno, per il quale ripristino ci è voluto più di un mese.
Questo episodio ha procurato un pochino di apprensione a me e ai raggruppati, anche perché ad un certo punto non sapevamo più dove posizionare i nostri manufatti che, non riuscendo a portare a termine a causa delle dell’impossibilità della cottura, avevano invaso i ripiani disponibili all’interno del laboratorio, arrivando a disporli fin sopra agli armadi.
Posso dire che la prima infornata è stata una vera liberazione per la quale, in qualche modo, con tutti i raggruppati che frequentano abitualmente il laboratorio, abbiamo festeggiato!
Tra le prime persone che hanno deciso di trascorrere un pomeriggio caldo di metà settembre all’insegna della modellazione dell’argilla, ci sono stati Mario e Francesca, fratello e sorella provenienti da Roma est.
Mario aveva deciso di regalare a Francesca un momento speciale da condividere insieme, prima del suo ritorno in Australia.
Quando li ho visti lavorare ognuno al proprio oggetto ma assieme, seduti l’uno accanto all’altra, ho amato molto la cura con cui quel fratello ha dedicato del tempo alla fragilità della sorella, un augurio di ritrovarla fortificata al loro futuro incontro.
E’ stato un enorme piacere rivedere Jenny, Giada e Elisa, scoprire l’entusiasmo di Simonetta, accogliere la creatività di Camilla, Flavio e Giulio, partecipare all‘ideazione del negozio di Vanessa, condividere dolci e tisane con Marina e Sergio, riscoprire Luigia, conoscere Tiziana e Francesca, ritrovare Claudio e Noemi, il ritorno di Alessia.
Con alcuni di loro oltre alle lezioni di ceramica abbiamo fatto laboratorio di Kintsugi Moderno.
Ci siamo presi del tempo per confrontare la tecnica tradizionale con quella semplificata, per rompere e riparare con cura l’oggetto che, attraverso questa tecnica che entusiasma e rappresenta simbolicamente il recupero della fiducia nelle proprie capacità, ha conservato la stessa forma e acquisito una nuova funzione.
Poi è arrivato il Natale e per l’occasione qualcuno di loro ha pensato di realizzare oggetti personalizzati da regalare ai propri cari, gesto che rivela riguardo amorevole e desiderio di essere ricordati, dopodiché anche il laboratorio di ceramica è andato in vacanza e ci siamo ritrovati in gennaio.
Gennaio è passato in fretta, in laboratorio gli oggetti realizzati dai partecipanti sono aumentati, ravvivando un inverno già vivo, mite e soleggiato, ritmato dai preparativi per il workshop di Kintsugi Moderno, che non è parte di questo racconto ma è solo accennato: la sua narrazione è come un germoglio di mandorlo in fiore non ancora sbocciato.
L’iscrizione ai nostri corsi di ceramica è possibile in qualsiasi momento, perché il nostro metodo non prevede un programma prestabilito ma un percorso di apprendimento, costruito sulla singola persona, che può essere interrotto e ripreso a seconda delle esigenze individuali.
Contattaci
Tramite questo modulo puoi contattarci gratuitamente e senza impegno.
Ti risponderemo al più presto per fornirti qualsiasi informazione.